I premi verranno proposti dai partecipanti per un corrispettivo di circa 90 €.
venerdì 29 febbraio 2008
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giovedì 14 febbraio 2008
San Valentino
oggi vorrei augurare un buon San Valentino a tutti voi…a chi ha già trovato la sua dolce metà e a chi ancora la sta cercando, con l’augurio che la possa trovare presto…
A tutti, proprio tutti,
dedico questa canzone di Pupo, che tanto mi ricorda i momenti in cui si andava a ballare con le amiche e poi arrivava il classico momento “dei lenti”…tra essi mettevano anche “Su di noi”…
…la cosa che non ho mai capito è perché in quei momenti le ragazze ondeggiavano tutte insieme e i ragazzi rimanevano in disparte senza invitare nessuna a ballare….
^__^
technorati tags: San Valentino, amore, love, coppia, innamorarsi, innamorati
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martedì 12 febbraio 2008
Trasformare le sventure in opportunità vincenti
Eccovi dunque il racconto...
LA PICCOLA FATTORIA E LA VACCA (Paulo Coelho)
Un filosofo passeggiava in un bosco con un discepolo, conversando sull’importanza degli incontri inaspettati. Secondo il maestro, tutto ciò che si trova davanti a noi ci dà un’occasione per apprendere o insegnare. In quel momento incrociarono il cancello di una piccola fattoria che, malgrado si trovasse in un’ottima posizione, aveva un aspetto miserabile. “Guardate questo posto,” disse il discepolo. “Avete ragione: ho appena imparato che tanta gente si trova in Paradiso, ma non se ne rende conto e continua a vivere in condizioni miserabili.” “Io ho detto apprendere e insegnare,” ribatté il maestro. “Constatare ciò che accade non basta: è necessario verificarne le cause, poiché comprendiamo il mondo solo quando ne comprendiamo le cause.” Bussarono alla porta e furono ricevuti da chi vi abitava: una coppia con tre figli, tutti vestiti con abiti stracciati e sporchi. “Lei sta qui in mezzo a questo bosco, e non c’è nessun negozio nei dintorni,” disse il maestro al capofamiglia. “Come riuscite a sopravvivere?” E l’uomo, tranquillamente, rispose: “Amico mio, abbiamo una vacca che ci dà vari litri di latte tutti i giorni. Una parte di questo prodotto lo vendiamo o lo barattiamo nel paese vicino con altri generi alimentari. Con l’altra parte, produciamo formaggio, caglio, burro per il nostro fabbisogno. E così tiriamo avanti.” Il filosofo ringraziò per le informazioni ricevute, contemplò il posto per alcuni istanti e poi se ne andò via. A metà del cammino, disse al discepolo: “Prendi la vacca, conducila fino al precipizio laggiù e scagliala di sotto.” “Ma è l’unico mezzo di sostentamento di quella famiglia!” Il filosofo rimase in silenzio. Non avendo alternative, il ragazzo fece ciò che gli era stato chiesto, e la vacca morì nella caduta. L’episodio rimase impresso nella memoria del discepolo. Dopo molti anni, quando ormai era un imprenditore di successo, decise di tornare in quello stesso luogo, raccontare tutto alla famiglia, chiedere perdono e aiutarla finanziariamente. Quale non fu la sua sorpresa nel vedere il luogo trasformato in una bella fattoria, piena di alberi fioriti, con una macchina nel garage e alcuni bambini che giocavano nel giardino. Si sentì disperato, immaginando che l’umile famiglia avesse dovuto vendere la fattoria per sopravvivere. Affrettò il passo e fu accolto da un fattore molto gentile. “Dov’è finita la famiglia che viveva qui dieci anni fa?” domandò. “Sono sempre i padroni della fattoria,” fu la risposta che ricevette. Stupito, egli entrò in casa di corsa, e l’uomo lo riconobbe. Gli domandò come stava il filosofo, ma il giovane era troppo ansioso di sapere come fosse riuscito a migliorare in quel modo la fattoria e a sistemarsi tanto bene: “Be’, avevamo una vacca, ma cadde nel precipizio e morì,” disse l’uomo. “Allora, per mantenere la famiglia, dovetti piantare erbe e legumi. Le piante tardavano a crescere e, così, cominciai a tagliare il legname per venderlo. Dovetti, pertanto, ripiantare gli alberi ed ebbi bisogno di comprarne degli altri. Comprandone degli altri, mi ricordai dei vestiti dei miei figli e pensai che, forse, avrei potuto coltivare il cotone. Passai un anno difficile, ma quando arrivò il raccolto avevo ormai cominciato a esportare legumi, cotone ed erbe aromatiche. Non mi ero mai reso conto del mio potenziale: meno male che quella piccola vacca morì!”
technorati tags: Paulo Coelho, opportunità, crescita, fattoria, vacca, racconto, filosofo
alle 12.2.08 3 commenti Etichette: Consapevolezza, Crescita personale
venerdì 8 febbraio 2008
Cambiare se stessi per cambiare il mondo - 2 -
Altri testi arrivati a me per sincronicità:
Ora che sono vecchio e i miei giorni sono contati, comincio a capire quanto sono stato sciocco. La mia sola preghiera ora è: "Signore, fammi la grazia di cambiare me stesso". Se avessi pregato così fin dall’inizio non avrei sprecato la mia vita".
Se ognuno pensasse a cambiare se stesso, tutto il mondo cambierà.
Lottare per un'idea senza avere un'idea di sé è una delle cose più pericolose che si possano fare.
Ogni volta che ti sentirai smarrita, confusa, pensa agli alberi, ricordati del loro modo di crescere.
Ricordati che un albero con molta chioma e poche radici viene sradicato al primo colpo di vento, mentre in un albero con molte radici e poca chioma la linfa scorre a stento.
Radici e chioma devono crescere in egual misura, devi stare nelle cose e starci sopra, solo così potrai offrire ombra e riparo, solo così alla stagione giusta potrai coprirti di fiori e di frutti.
E quando poi davanti a te si apriranno tante strade e non saprai quale prendere, non imboccarne una a caso, ma siediti e aspetta.
Respira con la profondità fiduciosa con cui hai respirato il giorno in cui sei venuta al mondo, senza farti distrarre da nulla, aspetta e aspetta ancora. Stai ferma, in silenzio, e ascolta il tuo cuore.
Quando poi ti parla, alzati e va' dove lui ti porta.
- S. Tamaro -
technorati tags: cambiamento, consapevolezza, crescita, Bayazid, amore, cuore
alle 8.2.08 4 commenti Etichette: Consapevolezza, Crescita personale
mercoledì 6 febbraio 2008
Cambiare se stessi per cambiare il mondo
Se si ha fiducia, se si sta attenti alle piccole cose che ci accadono ogni giorno, alle indicazioni che ci arrivano, possiamo trovare le risposte: in un libro, in un film, in un discorso che sentiamo…
Questo per me è un periodo di trasformazione profonda e conseguente evoluzione: sto scoprendo un nuovo universo di cose, sto assumendo nuovi punti di vista che cambiano completamente la prospettiva del mio vivere e del mio vissuto…
Oggi, apparentemente per caso, in realtà per sincronicità, mi è successo di leggere un articolo che riporto qui…
E’ una testimonianza di un qualcosa di vero…
Per me è un’altra tessera del puzzle che piano piano sto ricomponendo…
Mi auguro che possa essere utile anche a voi…
Il testo lo ho preso integralmente dal sito LiberaMenteServo, dove ho avuto modo di leggerlo…
Traduzione Carol Saito gentilmente concessa dal Dr. Ihaleakala Hew Len
Due anni fa, sentii parlare di un terapeuta che, alle Hawaii, curò un intero reparto di pazzi criminali, senza mai vederne nemmeno uno. Lo psicologo studiava la cartella di uno dei pazienti e guardava dentro di sé per vedere come aveva creato la malattia di quella persona. Migliorando se stesso, il paziente migliorava.
Quando sentii questa storia per la prima volta, pensai fosse una leggenda urbana. Come potrebbe qualcuno guarire qualcun altro, guarendo sé stesso? Come potrebbe, anche il più grande maestro di auto-miglioramento curare un pazzo criminale? Non aveva alcun senso. Non era logico, quindi accantonai la storia. Ad ogni modo, la sentii nuovamente un anno dopo. Seppi che il terapeuta aveva usato un processo di guarigione Hawaiano chiamato ho 'oponopono. Non ne avevo mai sentito parlare, tuttavia non riuscivo a togliermelo dalla mente. Se la storia fosse stata vera, avrei dovuto saperne di più. Avevo sempre inteso la "responsabilità totale" nel senso che sono responsabile di ciò che penso e faccio. Quanto va oltre a ciò, è fuori dalla mia portata.
Penso che la maggior parte della gente pensi alla responsabilità totale in questi termini. Siamo responsabili di ciò che facciamo, non di ciò che fa una qualunque altra persona. Il terapeuta Hawaiano che curava quelle persone malate di mente mi avrebbe insegnato una nuova prospettiva avanzata riguardo alla responsabilità totale.
Il suo nome è Dr. Ihaleakala Hew Len. Abbiamo trascorso circa un'ora a parlare, durante la nostra prima telefonata. Gli chiesi di raccontarmi la storia completa del suo lavoro come terapeuta. Mi spiegò che aveva lavorato al Hawaii State Hospital per quattro anni. Quel reparto dove tenevano i pazzi criminali era pericoloso. Gli psicologi si dimettevano dopo un mese. I dipendenti si davano spesso per malati o si dimettevano direttamente. La gente attraversava il reparto con le spalle al muro, nel timore di essere attaccata dai pazienti. Non era un luogo piacevole in cui vivere, lavorare, o da visitare.Il Dr. Len mi disse di non aver mai visto i pazienti.
Concordò di avere un ufficio e passare in rassegna le loro cartelle.
Mentre guardava le loro cartelle, lavorava su sé stesso.
Mentre lavorava su se stesso, I pazienti iniziavano a guarire. Dopo alcuni mesi, ai pazienti che dovevano essere legati, era concesso di camminare liberamente, mi disse. Altri, a cui venivano somministrate grandi quantità di farmaci, smettevano di prendere farmaci.
E quelli che non avevano speranze di essere rilasciati, venivano liberati.
Ero sgomento. Non solo, continuò, i dipendenti iniziarono a venire al lavoro volentieri. L'assenteismo ed il continuo ricambio di dipendenti ebbero termine. Ci ritrovammo con più personale del necessario, perché i pazienti venivano dimessi, e tutti i dipendenti si presentavano al lavoro.
Oggi, quel reparto è chiuso.
A quel punto, feci la domanda da un milione di dollari: Cosa facevi dentro di te, che causava il cambiamento di quelle persone? - Curavo semplicemente la parte di me che le aveva create, disse.
Non capivo. Il Dr. Len spiegò che responsabilità totale per la propria vita significa che tutto nella tua vita semplicemente perché è nella tua vita, è tua responsabilità. Letteralmente, il mondo intero è una tua creazione. E' dura da digerire! Essere responsabile di ciò che dico o faccio è una cosa. Essere responsabile di ciò che dice o fa chiunque altro nella mia vita è un'altra!
Tuttavia, la verità è questa: se ti assumi la completa responsabilità della tua vita, allora tutto ciò che vedi, senti, assaggi, tocchi, o sperimenti in qualche modo è tua responsabilità, perché è nella tua vita. Ciò significa che l'attività terrorista, il presidente, l'economia, qualunque cosa sperimenti e non ti piace è in attesa che tu la guarisca.
Non esiste, in un certo senso, se non come proiezione da dentro di te. Il problema non è nella cosa stessa, ma in te, e per cambiarla, devi cambiare te stesso. So che è duro da comprendere, accettare, e vivere concretamente. Il biasimo è molto più facile della responsabilità totale, ma, mentre parlavo col Dr. Len, iniziai a rendermi conto che guarire, per lui e nell'Ho 'oponopono, significa amare te stesso.
Se vuoi migliorare la tua vita, devi guarire la tua vita. Se vuoi curare qualcuno anche un criminale malato di mente lo fai guarendo te stesso.
Chiesi al Dr. Len come facesse a curare sé stesso. Cosa faceva, esattamente, quando guardava le cartelle di quei pazienti?
Continuavo semplicemente a dire Mi dispiace; e Ti voglio bene più e più volte, spiegò.
Tutto qui?
Tutto qui.
Salta fuori che amare sé stessi è il miglior modo di migliorarsi, e mentre migliori te stesso, migliori il mondo.
Ecco un rapido esempio di come funziona: un giorno, qualcuno mi ha mandato un e- mail che mi ha stravolto. In passato avrei affrontato la situazione lavorando sui miei tasti emotivi dolenti, o cercando di ragionare con la persona che aveva mandato il brutto messaggio.
Questa volta, decisi di tentare il metodo del Dr. Len. Continuai a dire in silenzio: Mi dispiace e Ti voglio bene. Non lo dicevo a qualcuno in particolare. Stavo semplicemente evocando lo spirito dell'amore affinché guarisse, dentro di me, ciò che stava creando la circostanza esterna. Dopo un'ora ricevetti un e-mail dalla stessa persona. Si scusò per il suo precedente messaggio.
Non compii alcuna azione esterna per ricevere quelle scuse. Non gli avevo nemmeno risposto. Tuttavia, dicendo Ti voglio bene in qualche modo curai dentro di me ciò che lo stava creando.
In seguito seguii un seminario condotto dal Dr. Len, che ora ha 70 anni, è considerato uno sciamano benevolo, e vive una vita appartata.
Mi ha detto che mentre miglioro me stesso, la vibrazione del mio libro s'innalza, ed ognuno lo sentirà leggendolo. In breve, mentre miglioro, migliorano i miei lettori. E per quanto riguarda i libri già venduti, là fuori, chiesi? Non sono là fuori, spiegò, dischiudendo nuovamente la mia mente con la sua saggezza mistica. Sono ancora dentro di te.
In breve, non c'è nessuno là fuori. Ci vorrebbe un intero libro intero per spiegare questa tecnica avanzata con la profondità che merita. Basti dire che quando vuoi migliorare qualcosa nella tua vita, c'è un solo luogo in cui guardare: dentro di te. Quando guardi, fallo con amore.
Un abbraccio di luce,
Carol
technorati tags: cambiamento, consapevolezza, crescita, Ihaleakala Hew Len
alle 6.2.08 0 commenti Etichette: Consapevolezza, Crescita personale
Metodo Calligaris: seminario di Febbraio
vi segnalo un nuovo seminario sul Metodo Calligaris che si terrà sempre a Padova verso fine mese....
Il tessuto corporeo ha memoria, la quale registra tutto: le immagini, i suoni, l’odore, il gusto, le emozioni, le stimolazioni che si sono presentate durante le nostre esperienze di vita vissuta, belle o brutte che siano state. In queste memorie spazio-temporali troviamo il ricordo di queste esperienze, il quale (ricordo) viene trattenuto all’interno dello stress nel tessuto, esattamente da quando l’episodio è accaduto.
L’oblio ha bisogno della sua memoria per essere trasformato, e la memoria del suo oblio per non lasciare impronte di stress nel tessuto. Il meccanismo coinvolge e attiva anche altri sistemi.
Con la carica, vale a dire con la compressione-stimolo-risonanza adeguata e precisa delle linee primarie e secondarie sul palmo e dorso delle mani o dei piedi, è possibile richiamare, per via riflessa, nel cervello umano, i diversi sentimenti.
…“Nei visceri e negli organi figurano anche un sistema d’incarnazione di ciò che è spirituale”… Giuseppe Calligaris.
Obiettivi del seminario:
- Teoria e pratica sulle Catene Lineari Primarie del Corpo e dello Spirito.
- Teoria e pratica sulle Catene Lineari Secondarie del Corpo e dello Spirito.
- La Fabbrica dei sentimenti sul corpo dell’uomo. Teoria e pratica
- Riequilibrio del Sistema Energetico Autonomo.
- Le Bande Longitudinali (assiali delle dita e interdigitali) e la loro rappresentazione del viscere con il suo concatenato sentimento generale. Le catene lineari primarie. Teoria e pratica
- dissociazioni mentali-associazioni mentali
- amore-odio
- oblio-memoria
- piacere-dolore
- emozione-sonno
- Le Linee Secondarie di ogni banda longitudinale. Le catene lineari secondarie. Teoria e pratica.
- La Fabbrica dei Sentimenti.
- “Autoguarigione Tantrica Ngalso II” di T.Y.S. Lama Gangchen Tulku Rimpoche, proiezione del dvd: teoria e pratica.
Destinatari:
Aperto a tutti gli operatori e agli interessati a conoscere gli elementi di base del Metodo Calligaris, della struttura corporea e dei suoi equilibri.
Associazione Culturale “Polaris 9.9.9.”
www.metodocalligaris.org
Presso “La Casa Azzurra aps” - via Anconitano, 1 (zona Guizza) – Padova – www.lacasazzurra.it
domenica 24.02.08, dalle 9.00 alle 12.30 - dalle 14.30 alle 17.30.
Per informazioni ed iscrizioni:
e-mail: info@metodocalligaris.org
Adriano: 348-3027711
Antonella: 347-4821991
Casa Azzurra: 049-681741.
Costo seminario: 70 €; (per i già associati: 20 €).
technorati tags: Metodo Calligaris, Catene Lineari, Padova, corso
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