"Ti amo" - "Ti voglio bene": parole semplici, semplici eppure spesso così difficili da pronunciare.
Quando ci troviamo di fronte a qualcuno che per noi è importante, facciamo molta fatica a dirgli cosa proviamo nei suoi confronti.
A volte pensiamo che non sia ancora arrivato il momento di pronunciare il fatidico "ti amo", a volte influisce un'educazione rigida che ci trattiene dal compiere gesti di slancio affettivo.
La stessa cosa succede quando dobbiamo esprimere sentimenti di rabbia oppure di odio. Molti si bloccano e tengono tutto dentro.
Se non esprimiamo liberamente i nostri sentimenti, il nostro corpo ne risente: succede che alcune parti si irrigidiscono, si bloccano e noi ne perdiamo la sensibilità.
Ovviamente, questo processo non avviene in maniera conscia: noi non ci accorgiamo di nulla, ma poco a poco diventiamo così rigidi che finiamo per non sentire nemmeno lo stimolo dei nostri sentimenti.
E' naturale che manifestare agli altri ciò che proviamo ha delle conseguenze: di fronte a un "ti amo" potremmo ricevere un rifiuto dall'altro, ad esempio.
Ma è un rischio che va corso.
La vita è un alternarsi di piacere e dolore, questo porta movimento, passione.
Noi, invece, siamo educati a cercare una vita fatta di solo piacere, ma questo ci porta ad una condizione di "piattezza", all'assenza di movimento. La sensibilità del nostro corpo diminuisce e noi finiamo per non apprezzare più le tante cose che abbiamo.
Succede che non siamo mai sofddisfatti, ci manca sempre "quel qualcosa" che non riusciamo a trovare.
Quindi, se vogliamo continuare a sentire, se vogliamo che la nostra vita non diventi piatta, dobbiamo accettare anche che le cose non vadano sempre bene. Quando accade, sfruttiamo questi momenti per imparare qualcosa.
Oggi, quando andate a casa, provate ad abbracciare i vostri cari e, guardandoli negli occhi, esprimete loro i vostri sentimenti.
Se non è una cosa che fate solitamente, rimarranno sorpresi, ma il vostro corpo si sentirà meglio e voi vivrete la sensazione di essere più liberi.
Esprimete sempre ciò che provate, costi quel che costi.
A volte pensiamo che non sia ancora arrivato il momento di pronunciare il fatidico "ti amo", a volte influisce un'educazione rigida che ci trattiene dal compiere gesti di slancio affettivo.
La stessa cosa succede quando dobbiamo esprimere sentimenti di rabbia oppure di odio. Molti si bloccano e tengono tutto dentro.
Se non esprimiamo liberamente i nostri sentimenti, il nostro corpo ne risente: succede che alcune parti si irrigidiscono, si bloccano e noi ne perdiamo la sensibilità.
Ovviamente, questo processo non avviene in maniera conscia: noi non ci accorgiamo di nulla, ma poco a poco diventiamo così rigidi che finiamo per non sentire nemmeno lo stimolo dei nostri sentimenti.
E' naturale che manifestare agli altri ciò che proviamo ha delle conseguenze: di fronte a un "ti amo" potremmo ricevere un rifiuto dall'altro, ad esempio.
Ma è un rischio che va corso.
La vita è un alternarsi di piacere e dolore, questo porta movimento, passione.
Noi, invece, siamo educati a cercare una vita fatta di solo piacere, ma questo ci porta ad una condizione di "piattezza", all'assenza di movimento. La sensibilità del nostro corpo diminuisce e noi finiamo per non apprezzare più le tante cose che abbiamo.
Succede che non siamo mai sofddisfatti, ci manca sempre "quel qualcosa" che non riusciamo a trovare.
Quindi, se vogliamo continuare a sentire, se vogliamo che la nostra vita non diventi piatta, dobbiamo accettare anche che le cose non vadano sempre bene. Quando accade, sfruttiamo questi momenti per imparare qualcosa.
Oggi, quando andate a casa, provate ad abbracciare i vostri cari e, guardandoli negli occhi, esprimete loro i vostri sentimenti.
Se non è una cosa che fate solitamente, rimarranno sorpresi, ma il vostro corpo si sentirà meglio e voi vivrete la sensazione di essere più liberi.
Esprimete sempre ciò che provate, costi quel che costi.
6 commenti:
hai ragione,ad esempio io dopo nove anni di fidanzamento forse lo dico troppo spesso tiamo...e forse mi manca sentirmelo dire..ma se è vero che l'amore è egoismo...allora voglio esserlo al 100%.
ciao!
L'amore è egoismo????
Io pensavo fosse altruismo...
Pensavo fosse donare se stessi senza aspettarsi nulla in cambio....
O__O
Forse può sembrare paradossale, ma è più facile esprimere la rabbia, o un centimento negativo, che non uno positivo.
Così come se intraprendi la carriera di attore anche dilettante, scopri che è molto più facile far piangere che non far ridere.
Eppure amore e odio sono due sentimenti forti in egual modo.
Sicuramente viviamo in una società di rabbiosi, e quindi esprimerla è una cosa quasi di routine........ mentre addirittura non siamo quasi più capaci di dire ti amo o magari facciamo un uso blando di questo termine.
Io propendo più per l'uso blando, easy, di entrambi i termini, come a voler dire... beh ti odio o mi hai fatto girare l'anima quindi tiè... e nell'altro caso , ti voglio bene,ti amo detti senza problemi o non detti perchè si dà per scontato che l'altro abbia capito ( ci sono, sono qui perciò è ovvio che ti amo ).
L'amore credo sia tutto fuorchè egoismo, non è un percorso che si affronta da soli, se si decide di stare insieme si cammina insieme.
Non sono d'accordo coi vostri commenti in proposito.
Amare è dare sicuramente ma è anche ricevere; non posso solo dare tanto dicono che l'amore è egoista, o dare senza aspetare di ricevere.
Io dò e ho fiducia nel mio partner e so che riceverò nel momento in cui ne avrò bisogno magari anche quando meno me lo aspetto...... e dò a profusione ma se non ricevo un ti amo non solo verbale ma soprattutto nei fatti... beh ne parliamo.
Poi visto che sono single sicuramente la vostra è la scelta che ha pagato non la mia, ma .... chi vivrà vedrà
A proposito di quanto detto sopra credo che Sir William con uno dei suoi sonetti abbia in lirica espresso meglio di me non c'è dubbio il concetto, vi propongo il sonetto 116:
Non che all’unione di animi costanti
ponga io impedimenti: non è amor vero
quel che ai mutamenti muta i manti
o s’immiserisce se l’altro è misero.
Oh no, no esso è un faro per sempre fisso
sulle tempeste, ma mai ne è turbato;
stella polare è per chi è nell’abisso,
e il suo valore è ignoto anche se stimato.
L’Amore non è del Tempo il buffone,
a dispetto della sua letale falce;
l’amore ai suoi brevi momenti s’oppone
resistendo fin al Giudizio iscritto in calce.
Se questo fosse errore e sia provato,
non ho io mai scritto e nessuno ha mai amato.
bè....
per il momento non ho nessuno a cui dirlo, ti amo.
forse vado dal mio cane e gli dico che lo aDORO, però :)
@ Sakura: Carissimo Sakura,
sono d’accordo con te che in generale sia molto più facile esprimere la rabbia che non i buoni sentimenti. Io, ad esempio, ho grosse difficoltà ad esprimere la rabbia…di solito tengo dentro e non sbotto e, credimi, anche questo è un male…
E’ vero anche che se si ama si riceve, ma io son dell’idea che sarebbe bene amare in modo incondizionato, senza aspettative, senza dare per scontato che si deve avere qualcosa in cambio.
Poi, nella realtà, se l’amore c’è da entrambe le parti, viene ricambiato vicendevolmente….
E’ vero anche che quando sei innamorato perso di qualcuno, non guardi quanto ti viene tornato…dai e dai…
C’è chi dice che la più grande gioia sta nel donare più che nel ricevere…io mi ci sono ritrovata diverse volte in questo….
Ad ogni modo, l’amore segue infinite vie….nessuna più giusta dell’altra…..
PS: bellissimo il sonetto che hai riportato...Grazie! :-)
@ Daphne: dolcissima Daphne, anche se non hai persone accanto a cui dire “Ti amo”, hai te stessa!!! Parti da te, guardati allo specchio e dona a te l’amore che hai dentro…non è facile, lo so, e pare pure un po’ stupido…ma noi siamo le fondamenta della nostra vita…da noi parte e si consolida tutto….
Un abbraccio forte!!!
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