mercoledì 27 giugno 2007

Yin e Yang - Jitsu e Kyo


Tra i primi concetti che ho imparato alla scuola di Shiatsu vi sono quelli che riguardano la differenza tra lo Yin e lo Yang e in cosa consistono Jitsu (pieno) e Kyo (vuoto).

Non sono cose facili da apprendere in quanto non basta capire la definizione, ma bisogna farli propri, imparare a sentirli con il corpo.

In proposito ho trovato un post in un blog che parlava proprio di queste cose. Gli esempi che riporta sono semplici e chiari, ma non dà definizioni…
Qui sotto vi riporto una mia libera traduzione parziale del post. L’originale è in inglese e lo potete leggere qui

[…]
Yin e Yang sono un concetto semplice. Queste due parole descrivono la relazione che esiste tra le cose. Ad esempio come tra una goccia di pioggia ed uno tsunami: la goccia di pioggia è yin rispetto allo tsunami che è yang. Entrambi sono costituiti dall’acqua, la quale è yin rispetto al fuoco.
E cosa dire della fiamma di una candela e dell’incendio di una foresta? Entrambi sono fuoco, l’incendio sarebbe yang rispetto alla fiamma ma, paragonato al sole, è yin.
La cosa diventa più interessante quando si comparano elementi differenti: cosa considerereste yang comparando la fiamma con la goccia di pioggia? Cosa succederebbe se tutte le gocce unissero le forze e formassero una tempesta? Cosa sarebbe yin rendendo l’altro yang? La tempesta e l’incendio nella foresta? Provate a giocarci un po’. Potete mettere in relazione anche le persone che conoscete per vedere chi ha qualità più yin e chi più yang.

Yang è il lato illuminato della collina, quello che si trova esposto alla luce e al calore del sole; yin è l’altro lato, più freddo, all’ombra. E mentre il sole si muove attraverso il cielo o la terra gira sui suoi assi, la luce e il calore si spostano, illuminando le parti in ombra mentre si lasciano altre ombre dietro. Nel corso di un intero giorno lo yang si trasforma e diventa yin e lo yin diventa yang. Questa è la vita, no? Gli alti e i bassi, i dentro e i fuori e come essi colpiscono te o i tuoi clienti, dipende dalla percezione.
La pioggia potrebbe essere positiva per il contadino, ma negativa se dovete fare un pic nic. Eppure è sempre la stessa pioggia.

Come Yin e Yang descrivono il flusso naturale della vita, Kyo e Jitsu descrivono le distorsioni che si verificano di volta in volta:
  • Kyo, parola che indica il vuoto, il bisogno, la perdita, spesso la ragione di fondo causa di una certa condizione.
  • Jitsu, più esagerato, più ovvio, spesso il sintomo.

Ad esempio, con il freddo gli occhi si arrossano, il naso gocciola e starnutisce; attività eccessiva se comparata con il non avere un raffreddore. Meno ovvio è l’inadeguatezza nel sistema immunitario che ti lascia mettere ciò al primo posto.
Kyo e Jitsu sono misure del gradi di squilibrio: un radiatore, ad esempio, ti mantiene caldo riscaldando la stanza. Io non chimaerei questo riscaldamento una condizione di Jitsu: è quello che fa il radiatore. Ovviamente, se il radiatore fosse rotto e perciò freddo anziché essere caldo, io sicuramente lo descriverei come Kyo.
In estate, l’essere spento e freddo è una condizione normale per il radiatore: nessuno squilibrio, perciò né jitsu né kyo. Cosa dire a proposito dell’aria condizionata?

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