martedì 9 ottobre 2007

Giorni bui / 2

Eccomi qui, di nuovo a parlar di giorni bui, riprendendo l’argomento affrontato qualche post fa per arricchirlo di altri suggerimenti.

Io sono dell’idea che tutte le cose che ci accadono, non arrivano per caso nella nostra vita. Certo è che delle cose belle non ci lamentiamo, quelle brutte, invece, vorremmo non arrivassero mai. E questo è più che normale!
Dobbiamo però pensare che anche le difficoltà e le avversità, alla resa dei conti, vengono per il nostro bene, per farci crescere e migliorare nel nostro cammino.

Ogni esperienza vissuta fino in fondo, nel bene e nel male, è un’opportunità che ci viene offerta. Sta a noi scegliere se viverla in tutta la sua interezza, quindi con tutto il nostro corpo, oppure viverla solo in parte, rifiutando a priori tutto ciò che la nostra mente, influenzata dalle convenzioni sociali, ritiene sconveniente.

Quando affrontiamo un dolore, vuol dire che stiamo vivendo un cambiamento. Ogni cambiamento porta in sé un movimento di energia, è uno stimolo e finché siamo stimolati possiamo sentire una spinta ad agire.

Quindi, in parole povere, quello che voglio dire è che le cose brutte che ci capitano hanno un loro perché, a volte ci è dato di capirne il senso dopo qualche tempo, o dopo molto, a volte non si arriva mai a capirlo.

La cosa importante è non chiudersi nel dolore, ma lasciarsi attraversare da esso, viverlo non con la mente, ma con tutto il corpo, ascoltandosi e osservandosi, senza giudizio.

Poi, come si suol dire “non può piovere per sempre”…tutto si trasforma e anche il dolore, piano piano passa rigenerando in noi un nuovo stato di benessere…nel frattempo noi saremo diventati più forti e con un bagaglio di esperienze più ampio.

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