mercoledì 6 febbraio 2008

Cambiare se stessi per cambiare il mondo

Succede, nella vita, di attraversare periodi difficili da digerire, dolori che non si immaginerebbe mai di riuscire a sopportare….
E nel mentre si è protagonista e, nel contempo, spettatore di ciò che ci accade, vien da cercar la causa, ci si chiede qual è il senso di tutto ciò che si sta affrontando…

Se si ha fiducia, se si sta attenti alle piccole cose che ci accadono ogni giorno, alle indicazioni che ci arrivano, possiamo trovare le risposte: in un libro, in un film, in un discorso che sentiamo…

Questo per me è un periodo di trasformazione profonda e conseguente evoluzione: sto scoprendo un nuovo universo di cose, sto assumendo nuovi punti di vista che cambiano completamente la prospettiva del mio vivere e del mio vissuto…

Oggi, apparentemente per caso, in realtà per sincronicità, mi è successo di leggere un articolo che riporto qui…

E’ una testimonianza di un qualcosa di vero…
Per me è un’altra tessera del puzzle che piano piano sto ricomponendo…
Mi auguro che possa essere utile anche a voi…

Il testo lo ho preso integralmente dal sito LiberaMenteServo, dove ho avuto modo di leggerlo…


Traduzione Carol Saito gentilmente concessa dal Dr. Ihaleakala Hew Len

Due anni fa, sentii parlare di un terapeuta che, alle Hawaii, curò un intero reparto di pazzi criminali, senza mai vederne nemmeno uno. Lo psicologo studiava la cartella di uno dei pazienti e guardava dentro di sé per vedere come aveva creato la malattia di quella persona. Migliorando se stesso, il paziente migliorava.


Quando sentii questa storia per la prima volta, pensai fosse una leggenda urbana. Come potrebbe qualcuno guarire qualcun altro, guarendo sé stesso? Come potrebbe, anche il più grande maestro di auto-miglioramento curare un pazzo criminale? Non aveva alcun senso. Non era logico, quindi accantonai la storia. Ad ogni modo, la sentii nuovamente un anno dopo. Seppi che il terapeuta aveva usato un processo di guarigione Hawaiano chiamato ho 'oponopono. Non ne avevo mai sentito parlare, tuttavia non riuscivo a togliermelo dalla mente. Se la storia fosse stata vera, avrei dovuto saperne di più. Avevo sempre inteso la "responsabilità totale" nel senso che sono responsabile di ciò che penso e faccio. Quanto va oltre a ciò, è fuori dalla mia portata.

Penso che la maggior parte della gente pensi alla responsabilità totale in questi termini. Siamo responsabili di ciò che facciamo, non di ciò che fa una qualunque altra persona. Il terapeuta Hawaiano che curava quelle persone malate di mente mi avrebbe insegnato una nuova prospettiva avanzata riguardo alla responsabilità totale.

Il suo nome è Dr. Ihaleakala Hew Len. Abbiamo trascorso circa un'ora a parlare, durante la nostra prima telefonata. Gli chiesi di raccontarmi la storia completa del suo lavoro come terapeuta. Mi spiegò che aveva lavorato al Hawaii State Hospital per quattro anni. Quel reparto dove tenevano i pazzi criminali era pericoloso. Gli psicologi si dimettevano dopo un mese. I dipendenti si davano spesso per malati o si dimettevano direttamente. La gente attraversava il reparto con le spalle al muro, nel timore di essere attaccata dai pazienti. Non era un luogo piacevole in cui vivere, lavorare, o da visitare.Il Dr. Len mi disse di non aver mai visto i pazienti.

Concordò di avere un ufficio e passare in rassegna le loro cartelle.

Mentre guardava le loro cartelle, lavorava su sé stesso.

Mentre lavorava su se stesso, I pazienti iniziavano a guarire. Dopo alcuni mesi, ai pazienti che dovevano essere legati, era concesso di camminare liberamente, mi disse. Altri, a cui venivano somministrate grandi quantità di farmaci, smettevano di prendere farmaci.

E quelli che non avevano speranze di essere rilasciati, venivano liberati.

Ero sgomento. Non solo, continuò, i dipendenti iniziarono a venire al lavoro volentieri. L'assenteismo ed il continuo ricambio di dipendenti ebbero termine. Ci ritrovammo con più personale del necessario, perché i pazienti venivano dimessi, e tutti i dipendenti si presentavano al lavoro.

Oggi, quel reparto è chiuso.

A quel punto, feci la domanda da un milione di dollari: Cosa facevi dentro di te, che causava il cambiamento di quelle persone? - Curavo semplicemente la parte di me che le aveva create, disse.

Non capivo. Il Dr. Len spiegò che responsabilità totale per la propria vita significa che tutto nella tua vita semplicemente perché è nella tua vita, è tua responsabilità. Letteralmente, il mondo intero è una tua creazione. E' dura da digerire! Essere responsabile di ciò che dico o faccio è una cosa. Essere responsabile di ciò che dice o fa chiunque altro nella mia vita è un'altra!

Tuttavia, la verità è questa: se ti assumi la completa responsabilità della tua vita, allora tutto ciò che vedi, senti, assaggi, tocchi, o sperimenti in qualche modo è tua responsabilità, perché è nella tua vita. Ciò significa che l'attività terrorista, il presidente, l'economia, qualunque cosa sperimenti e non ti piace è in attesa che tu la guarisca.

Non esiste, in un certo senso, se non come proiezione da dentro di te. Il problema non è nella cosa stessa, ma in te, e per cambiarla, devi cambiare te stesso. So che è duro da comprendere, accettare, e vivere concretamente. Il biasimo è molto più facile della responsabilità totale, ma, mentre parlavo col Dr. Len, iniziai a rendermi conto che guarire, per lui e nell'Ho 'oponopono, significa amare te stesso.

Se vuoi migliorare la tua vita, devi guarire la tua vita. Se vuoi curare qualcuno anche un criminale malato di mente lo fai guarendo te stesso.

Chiesi al Dr. Len come facesse a curare sé stesso. Cosa faceva, esattamente, quando guardava le cartelle di quei pazienti?

Continuavo semplicemente a dire Mi dispiace; e Ti voglio bene più e più volte, spiegò.

Tutto qui?

Tutto qui.

Salta fuori che amare sé stessi è il miglior modo di migliorarsi, e mentre migliori te stesso, migliori il mondo.

Ecco un rapido esempio di come funziona: un giorno, qualcuno mi ha mandato un e- mail che mi ha stravolto. In passato avrei affrontato la situazione lavorando sui miei tasti emotivi dolenti, o cercando di ragionare con la persona che aveva mandato il brutto messaggio.

Questa volta, decisi di tentare il metodo del Dr. Len. Continuai a dire in silenzio: Mi dispiace e Ti voglio bene. Non lo dicevo a qualcuno in particolare. Stavo semplicemente evocando lo spirito dell'amore affinché guarisse, dentro di me, ciò che stava creando la circostanza esterna. Dopo un'ora ricevetti un e-mail dalla stessa persona. Si scusò per il suo precedente messaggio.

Non compii alcuna azione esterna per ricevere quelle scuse. Non gli avevo nemmeno risposto. Tuttavia, dicendo Ti voglio bene in qualche modo curai dentro di me ciò che lo stava creando.

In seguito seguii un seminario condotto dal Dr. Len, che ora ha 70 anni, è considerato uno sciamano benevolo, e vive una vita appartata.

Mi ha detto che mentre miglioro me stesso, la vibrazione del mio libro s'innalza, ed ognuno lo sentirà leggendolo. In breve, mentre miglioro, migliorano i miei lettori. E per quanto riguarda i libri già venduti, là fuori, chiesi? Non sono là fuori, spiegò, dischiudendo nuovamente la mia mente con la sua saggezza mistica. Sono ancora dentro di te.

In breve, non c'è nessuno là fuori. Ci vorrebbe un intero libro intero per spiegare questa tecnica avanzata con la profondità che merita. Basti dire che quando vuoi migliorare qualcosa nella tua vita, c'è un solo luogo in cui guardare: dentro di te. Quando guardi, fallo con amore.

Un abbraccio di luce,
Carol


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