martedì 30 ottobre 2007

Entrare in contatto con i sentimenti negativi

Anthony De Mello, nel suo famoso libro "Messaggio per un'aquila che si crede un pollo", ad un certo punto parla della saggezza ed indica quattro punti per raggiungerla.


Innanzitutto, bisogna prendere coscienza dei propri sentimenti negativi.
Spesso non ne siamo consapevoli ma, se facciamo attenzione, ci accorgiamo di sentirci feriti, nervosi e tesi, oppure malinconici e di cattivo umore.

In secondo luogo, dobbiamo capire che il sentimento negativo si trova dentro di noi e non nella realtà.
Si deve smettere, dunque, di cambiare la realtà e gli altri.
Dice De Mello:
"Supponiamo che la pioggia rovini un pic-nic. Chi è a reagire in modo negativo? La pioggia o voi? E cosa provoca questo sentimento negativo? La pioggia o la vostra reazione? Quando sbattete il ginocchio contro il tavolo, il tavolo sta benissimo. Si occupa di fare ciò che dovrebbe, e cioè il tavolo. Il dolore è nel vostro ginocchio, non nel tavolo".
La realtà, dunque, va bene così com'è. I problemi esistono solo nella nostra mente.

Il terzo punto consiste nel non identificarsi mai con quel sentimento.
Ad esempio, non si dovrebbe dire "sono depresso", bensì "c'è depressione". Così non ci si definisce alla luce di quel sentimento. Se c'è una depressione, passerà, poiché tutto passa.

Infine, la quarta fase consiste nel capire cosa possiamo cambiare in noi.
Ci sforziamo continuamente di cambiare tutto ciò che ci circonda, pensiamo che ci sentiremo meglio se sarà qualcun altro a cambiare, ma alla fine, se non cambieremo noi, lo stato di insoddisfazione perdurerà nel nostro animo.

Cambiamo prospettiva: anzichè pensare "mi sento bene perchè il mondo va bene", iniziamo a pensare "il mondo va bene perchè io mi sento bene".

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1 commento:

Anonimo ha detto...

"il mondo va bene perchè io mi sento bene" condivido ;)